Mercoledì, 11 Dicembre 2024 | BezBass's blog |
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CIAO GIO! |
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Successivamente ci siamo spostati alla stanza. Io ricordo esattamente cosa è successo, voi purtroppo dovrete accontentarvi di questo: Si insomma, Gage il suo sporco lavoro lo fa sempre, ma mi scuserà se nomino vincitore della serata il buon vecchio Carlo! |
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Diritto della Previdenza Sociale stammi bene, non ci vedremo per un bel po' io e te! E ora se non vi dispiace ho un cervello da mandare a puttane! |
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Vi sembrerà strano ma in questo momento sto studiando, precisamente Diritto della Previdenza Sociale. Si, avete letto bene. Di domenica. In pratica una delle cose più fastidiose del mondo, soprattutto perchè saranno anni che le mie domeniche sono dedicate al nulla, ma, essendo l'esame domani, come si suol dire, "mi tocca". Stranamente non sono ancora entrato nella fase-panico che normalmente mi pervade, facendomi affiorare alla mente scenari di straziante disperazione (il tutto mentre piango a dirotto mordendo le lenzuola e mormorando "Non ci voglio andareeeee!!"), quindi i casi sono due: - ho imparato tutto inconsciamente e non me ne sono accorto - il mio cervello si è rassegnato e si sta ripetendo "tranquillo, domani è finito tutto" (sti cazzi visto che probabilmente slitterò a martedì ). Non voglio sapere quale delle due ipotesi sia giusta, o meglio, spero sia una ma ho idea che sia l'altra... Bentornati! "C'è sempre qualcuno che sta peggio di te" |
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Ringrazio il buon Berto che mi ha dato il permesso di pubblicarlo |
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CHE RABBIA PIERO ANGELA di Camillo Langone Al Castello Cavour di Sàntena, provincia di Torino, si incontrano oggi due dei più grandi sopravvalutati della storia italiana: Piero Angela e il padrone di casa, Camillo Benso. Al noto personaggio televisivo viene conferito il premio intitolato al noto personaggio politico, consistente in una copia dei noti occhialetti appartenuti al primo presidente del consiglio del Regno d’Italia. Giusto, bisognava pensarci prima, il diavolo li ha fatti e bisognava solo accoppiarli: entrambi accaniti anticattolici, entrambi feroci riduzionisti, il primo riducendo l’uomo al suo corpo, convincendoci a forza di documentari che siamo bestie casualmente capaci di comporre le Variazioni Goldberg, il secondo riducendo l’Italia alla sua unità politica, convincendoci a forza di guerre che le tasse e il parlamento contano più di Dante e Michelangelo. Ma non voglio impelagarmi in un articolo revisionistico, da qui al 2011 del centocinquantennale ce ne saranno tante di occasioni ghiotte. Anche perchè, fra i due, il vero intoccabile è Angela: è lui il Garibaldi della situazione, quello di cui è vietato parlare male. Francamente non ho mai capito perchè. Ero un ragazzino quando i miei amici, dei giovinastri dediti alla droga e al rock’n’roll, parlavano di “Quark” con voce estasiata. Forse, grazie agli allucinogeni di cui facevano ampio uso, nel piccolo schermo vedevano cose che io non riuscivo a scorgere. A me, più o meno sobrio, Angela faceva solo sbadigliare, lui e i suoi animali, lui e i suoi pianeti, lui e i suoi esperimenti. Lo trovavo interessante come il manuale di istruzioni di una fotocopiatrice. Poi sono diventato grande e ha cominciato a farmi innervosire, quando l’ho scoperto ateista, darwinista e familista oltre che portatore di inconcepibili calzini bianchi. Comincerei dal fondo, no, non dai calzini, gaffe estetica che in fondo lo rende quasi umano, bensì dal familismo praticato da un miscredente piemontese che si comporta come un disdicevole, prescientifico cattolico calabrese: piazzando il figlio in trasmissione fino a fargli ereditare la bottega. Alberto Angela non ha bisogno di presentazioni, è quel giovanotto barbuto che sembra fare televisione per sordomuti, gesticolando come dovesse farsi intendere non da italiani ma da indigeni dell’Amazzonia senza contatti con la civiltà. Un comico naturale: quando dice “grande” allarga le braccia fin quasi a slogarsele, quando dice “alto” solleva la mano sopra la testa e non si capisce se il ritardato è lui o chi lo sta a vedere. Il figlio, su suggestione paterna, si è spinto ai quattro angoli del globo per cercare l’anello mancante fra la scimmia e l’uomo, ovviamente non l’ha trovato ma in compenso ci ha ricavato millanta puntate. Una ditta ben affiatata. L’ideologia della famiglia Angela è il darwinismo estremo, l’evoluzionismo secondo il quale, copula oggi e copula domani, da una coppia di ornitorinchi uscirà Miss Italia. «Senza questa visione si rimane alla cultura della caciotta» ha dichiarato Piero il futurista, come se noi amanti del formaggio fossimo colpevoli di ogni arretratezza. A parte gli scherzi, Angela essendo un integralista del metodo scientifico si impicca con la sua stessa corda: se un fenomeno per essere credibile deve poter essere riprodotto in laboratorio, l’evoluzione della specie è plausibile come l’esistenza degli unicorni. Infine l’ateismo: durante la sua pluridecennale carriera ha invitato innumerevoli volte in trasmissione i fanatici dell’UAAR, l’Unione Atei e Agnostici Razionalisti che organizza sbattezzi e riempie di scritte gli ateobus, primo fra tutti l’etologo Danilo Mainardi, un altro fissato con l’idea che l’uomo è uno scimpanzè leggermente meno appassionato di banane. Ma perchè mi scaldo tanto con un vecchio positivista alle soglie della pensione? Perchè a furia di premi e alti riconoscimenti (è inoltre commendatore e grande ufficiale) non vorrei che un uomo fazioso e sempre teso ad abbassare il valore della vita umana diventasse un padre della Patria, invadendo in futuro la toponomastica proprio come ha fatto Cavour: corso Piero Angela, piazza Piero Angela… Siccome nessuno è eterno (quark siamo e quark ritorneremo) il pericolo c’è. LINK ARTICOLO |
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Foto non ne ho fatte, ma ho visto B&B (Billo e Borto) aggirarsi con una macchina fotografica talmente professionale che secondo me con una foto ti faceva pure un check-up completo. Un abbraccione ai Wayomi, finalmente ce l'abbiamo fatta!! Ringrazio inoltre (in ordine rigorosamente sparso) i Greenhouse Effect, Gege, Madi, Pol, De, Puki, Siza, Billo, Orso, Feb, Tazio, Lupo, Freak. Vi lascio con una foto stupenda fatta da Charlie durante il live di un gruppo di pischelli pseudo-grunge chiamati New Age (non ci si stanca mai delle band emergenti): |
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